Dopo anni di studi e ricerche e soprattutto dopo aver lavorato con ragazzi di tutte le età e ceti sociali grazie al mio lavoro di insegnante di arti marziali e discipline olistiche quali lo Yoga e il Tai Chi Chuan ho costatato che il più delle volte, l’atteggiamento del bullo rispecchia quello di chi ha un temperamento ed un intelligenza fuori dal comune unito solitamente ad atteggiamenti che vanno contro le istituzioni e contro le autorità scaturendo sentimenti contrastanti.
Il bullo molto spesso è l’individuo che ha più paura degli altri del rapporto con se stesso ed il prossimo e l’unico modo che ha per realizzarsi è quello di prevaricare sul prossimo per cercare conferme che non avrebbe senza questo confronto. Questo sentimento portato all’esasperazione porta a due risultati: chiusura sociale, aggressività.
Definizione e sintomi del bullismo:
i protagonisti sono spesso bambini o ragazzi, in genere in età scolare, che condividono lo stesso contesto, più comunemente la scuola;
gli atti di prepotenza, le molestie o le aggressioni sono intenzionali, cioè sono messi in atto dal bullo (o dai bulli) per provocare un danno alla vittima o per divertimento;
c’è persistenza nel tempo: le azioni dei bulli durano nel tempo, per settimane, mesi o anni e sono ripetute;
c’è uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce, ad esempio per ragioni di età, di forza, di genere e per la popolarità che il bullo ha nel gruppo di suoi coetanei;
la vittima non è in grado di difendersi, è isolata e ha paura di denunciare gli episodi di bullismo perché teme vendette
Non bisogna però dimenticarsi di quelli che subiscono queste vessazioni, LE VITTIME, che in genere iniziano a provare tristezza, depressione, insicurezza, ira, con poco o molto appetito, senza la voglia di uscire o andare a scuola, con poca voglia di parlare, ecc…
Una delle innumerevoli soluzioni che mi piacerebbe proporre nelle scuole è quella di poter utilizzare insegnamenti tratti dalle arti marziali quale il Kung Fu e dallo Yoga per rendere il bullo e la vittima più sicuri di se stessi senza dover dimostrare la propria identità e forza (dedicato al Bullo) o ritrovare (per la vittima) quella condizione di benessere e felicità oramai persa.
Questo tipo di insegnamento infatti porterebbe ad avere la capacità di affrontare in modo costruttivo emozioni quali rabbia, depressione, ansia, insicurezza che spesso entrambi i protagonisti sono soliti vivere.